Castelvittorio
Un antico borgo fortificato che stupisce per il suo fascino e la sua originalità
Castelvittorio
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Castelvittorio in breve
Arti, sapori e colori
A Castelvittorio potete osservare “l’arte della guerra”. No, non l’opera scritta dal generale Sun Tzu. Ammirerete invece una trasformazione, per una volta gentile, imposta dal tempo. Castelvittorio nasce infatti nel Medioevo come borgo fortificato, in posizione strategica sulle direttrici per la Francia e per il Piemonte. Il paese stesso appare dai comuni limitrofi come un imprendibile bastione.
Smarrita durante i secoli la valenza militare, la collocazione sulla collina e i vicoli stretti, alti e coperti sono diventati segni di notevole bellezza. Da difensivo il genius loci si è fatto creativo, con l’adozione di soluzioni insolite e brillanti. Osservate, in piazza, il riutilizzo originale dei capitelli di ardesia nera della vecchia chiesa come sedili. Ammirate la chiesa di Santo Stefano ma soprattutto la torre campanaria, separata dall’edificio, che termina in una cupola a cipolla con i colori di Arlecchino.
Diventato amante dell’arte dell’invenzione, Castelvittorio si è regalato nel passato anche un crocefisso ligneo del celebre scultore barocco Maragliano, collocato nella parrocchiale di Santo Stefano.
Voi completate il giro regalandovi una passeggiate in via Vittorio Emanuele, la principale e più ampia del borgo, dove anticamente si trovavano le botteghe commerciali ed artigiane, e allietate il palato con un assaggio del tipico turtun alle zucchine.
Gli abitanti ti consigliano
Per scoprire appieno la Riviera dei Fiori è necessario, ogni tanto, “rompere gli schemi”. Uscite dai percorsi tradizionali e andate alla scoperta di chicche, curiosità e bellezze nascoste.
- Lungo la strada per Bajardo – Sanremo, potrete raggiungere con una breve deviazione il monte Vetta, punto panoramico da cui ammirare il mare e, nelle giornate terse, anche la Corsica.
- Nel borgo, percorrendo la via Burca, sulla sinistra, con accesso su di un’ampia scalinata denominata Salita comunale, scorgerete delle finestre sbarrate da robuste inferriate: sono “i Zeppi”, le vecchie prigioni in cui venivano incatenati i prigionieri.
- Il nome originario del paese era Castel Dho; in seguito all’affrancamento da Triora, di cui costituiva una fortificazione, mutò in Castel Franco, castello libero. Nel 1862, con l’unità d’Italia, il nome divenne Castelvittorio, in onore del re Vittorio Emanule II.
Gli eventi da non perdere
- Sagra del “Turtun”: una serata estiva per celebrare il turtun, il testimone della tradizione contadina, una torta salata dagli ingredienti semplici ma ricchi di gusto e profumo.
Scoprite il calendario delle manifestazioni per non perdere le informazioni e le date di tutti gli eventi nella Riviera dei Fiori.