Punti panoramici in Riviera dei Fiori: la Strada Balcone
La Strada Balcone: punti panoramici in Riviera dei Fiori
Strada Balcone è un itinerario che attraversa la ricchezza del paesaggio ligure, unendo territori ed esperienze diverse. Un percorso per affacciarsi su alcuni dei punti panoramici della Riviera dei Fiori: mare cangiante, montagne, borghi in pietra e distese di uliveti e vigneti. Un balcone con vista sulla bellezza.
Il Funtanin, Ventimiglia
Affacciato sul nuovo porticciolo turistico, il balcone Funtanin permette di apprezzare il passaggio dalla scogliera alta e frastagliata, ad ovest, alla spiaggia di Ventimiglia verso levante.
Porta di accesso al centro storico medioevale, vicino al Museo Archeologico MAR nel Forte dell’Annunziata, il Funtanin invita a percorrere il tratto verso il confine francese, tra giardini di ville di pregio, vivai di floricoltori e coltivi. Il tratto verso la Francia presenta una ricca vegetazione mediterranea a cui si aggiungono piante esotiche dei diversi giardini e collezioni botaniche (tra cui i giardini di acclimatazione Hanbury).
Dall’Aurelia si accede ad un percorso basso verso le caverne ed il museo preistorico dei Balzi Rossi e ad uno più in alto con viste mozzafiato, verso i borghi di Mortola superiore e Grimaldi.
La Curva del Marzocco, Coldirodi, Sanremo
Le colture, un tempo di agrumi, olivi, vite e grano, a cui si è sostituita la floricoltura in serra, oggi sono in processo di ulteriore trasformazione. In una situazione molto variegata, tra serre dismesse, nuove colture, frutteti e vigneti, alcune aziende innovative mostrano forte dinamicità e capacità di reinventarsi.
Al di sopra dell’autostrada il paesaggio invece cambia: si interrompono i terrazzamenti e compaiono il bosco e la macchia mediterranea con qualche roccia affiorante.
Castellaro
Dal piazzale della parrocchiale si offre un doppio affaccio, sulla valle di Taggia e sulla valle minore del Rio Merla, con il borgo di Pompeiana in vista, che invita a percorrere il bel tratto di strada fino a Terzorio (borgo delle “case torri”). Tra Pompeiana e Terzorio, percorrendo i sentieri che salgono oltre l’autostrada, si notano muri, piloni, caselle e cappellette di estesi sistemi terrazzati non più coltivati.
Santa Brigida, Dolcedo
I punti panoramici in Riviera dei Fiori passano anche dall’entroterra. Il paesaggio dell’oliveto della valle del Prino e della valle del San Lorenzo, con il borgo di Pietrabruna e i coltivi, con recenti impianti (anemoni, lavanda,..), lascia il posto al bosco, nelle parti più alte, sino agli spartiacque. Sotto agli alberi si vedono molto bene i terrazzamenti del bosco, ormai abbandonato, segno dell’attività dell’uomo. La cappella rupestre di Santa Brigida, risalente al ‘400, aveva una cisterna che raccoglieva l’acqua piovana dal tetto, utilizzata per abbeverare i numerosi muli che trasportavano il fieno dal Monte Faudo e il sale dalla via che arriva sino a Limone Piemonte.
Monte Acquarone, Vasia
Salendo al passo tra val Prino e valle Impero, crocevia tra sentieri di collegamento e via del sale, si raggiunge la fascia di boschi e praterie, al di sopra degli oliveti, che in inverno sono evidenziate dalla neve. Verso la Valle Impero, si scorge il borgo di Lucinasco e, sull’altro versante i borghi di Cesio, Torria e Chiusanico, tutti con vista mare.
Scendendo di poco, verso Lucinasco, si incontra la prima tappa del museo diffuso Acquarone, nel borgo di Vasia, con una piccola casella vicino alla strada, con piante di lavanda nei dintorni.
Verso la val Prino la strada si immerge nel paesaggio dell’oliveto e dei muri a secco della conca d’oro intorno a Vasia e Dolcedo, con piante molto curate a boschetto, in un’atmosfera magica.
Diano Castello
Il borgo fortificato, costruito su un promontorio terrazzato tra due vallate, è circondato da vigneti, attraversati da pergolati e giardini di agrumi, che poi sfumano negli oliveti. Sotto alle case del borgo si trovano le cosiddette “lone”, interessante sistema sotterraneo di cisterne e cunicoli, per raccogliere l’acqua piovana.
Verso levante si raggiunge Cervo, con il centro storico arroccato e la chiesa dei Corallini: alle spalle la vallata di Villa Faraldi è caratterizzata da oliveti terrazzati.
La Torretta, Bonfigliara, Ranzo
A metà della valle Arroscia, in un luogo sospeso tra gli oliveti e i vigneti della zona più vocata per il pigato (vitigno caratteristico ligure), in un’atmosfera tersa, si riesce a scorgere il luccichio del mare guardando verso Albenga, mentre in direzione opposta si osservano le montagne delle Alpi liguri, con la neve per gran parte dell’anno.
In questo luogo particolare nelle sere estive sono organizzate serate musicali ed eventi. Una rete di percorsi collega il fondovalle con le borgate alte, verso il crinale. Sul versante opposto la copertura boschiva è densa, mentre la posizione e le caratteristiche microclimatiche della sponda sinistra consentono la viticoltura e una olivicoltura di montagna, con raccolta posticipata rispetto alle valli imperiesi.
Questo itinerario fa parte del progetto “Pays Aimables”, realizzato da Interreg Alcotra, programma europeo di cooperazione a livello transfrontaliero che si occupa del territorio alpino tra la Francia e l’Italia.
Per maggiori informazioni: Pays Aimables – Strade Balcone Liguria e Piemonte