Sulla strada del Romanico in Riviera dei Fiori

Itinerari nella Riviera dei Fiori

Sulla strada del Romanico in Riviera dei Fiori

 

Il Romanico rievoca un’epoca di religiosità profonda e pietre lavorate che ha lasciato tracce anche in Riviera dei Fiori, dagli edifici sulla costa, più noti, ai tanti esempi di Romanico minore sparsi nell’entroterra e valorizzati dal progetto transfrontaliero ITINERA ROMANICA+.
Rimaneggiate nei secoli per i più disparati motivi, molte chiese di impianto romanico hanno subito interventi successivi. Ogni luogo non è dunque solo quello che appare e, strato dopo strato, le pietre svelano sorprese. Accade per San Michele a Pigna, Sant’Ampelio a Bordighera, per il santuario di Montegrazie a  Imperia o quello di Santa Maria Maddalena a Lucinasco, ma anche per il Romanico di montagna di Vessalico e Pornassio e quello della Valle Arroscia con Ranzo e Calderara: lasciatevi conquistare dal romanico in Riviera dei Fiori.

Cattedrale dell’Assunta, Ventimiglia

La cattedrale dell’Assunta a Ventimiglia Alta è, con l’attiguo battistero, il monumento cittadino più significativo di età romanica, tra i più noti della Liguria. Sorge sui resti di un’antica chiesa trasformata nell’attuale ampia basilica a tre navate tra l’XI e il XIII secolo. All’interno, una lapide romana richiama la dea Giunone, forse a indicare la primitiva presenza di un tempio.
Nella cripta si trovano le reliquie di San Secondo, a cui la cattedrale era intitolata.

Concattedrale di San Siro, Sanremo

Nata su un edificio paleocristiano, San Siro, nel cuore di Sanremo, ben  rappresenta la fusione di Romanico e Gotico del XIII secolo. Nel corso dei secoli, per danneggiamenti e bombardamenti, fu rimaneggiata e ricostruita in alcune parti, finendo coinvolta in una serie di restauri che ne hanno svelato, nel Novecento, l’antica e imponente facciata. La chiesa e il campanile raccontano, tra dettagli e decorazioni, i capitoli di questa travagliata storia.

Santa Maria del Canneto, Taggia

Il segno dei monaci benedettini è ovunque in liguria di ponente, anche nell’architettura religiosa, che restituisce i segni antichi del Romanico in Riviera dei Fiori. Taggia, perla medievale, ha nella chiesa benedettina di Santa Maria del Canneto, fuori dalle mura sull’antica via per Badalucco, un esempio del X secolo. L’origine è evidente nel campanile con i suoi ordini di monofore e bifore, anche se la chiesa ha subito diversi rimaneggiamenti.
All’interno si trovano scavi archeologici dedicati alla cripta del XII secolo e un ciclo di affreschi cinquecenteschi firmato da Giovanni e Luca Cambiaso.

San Giorgio, Montalto

A San Giorgio è intitolata l’antica pieve in mezzo agli ulivi che fu, fino al 1618, parrocchia di Montalto e Badalucco. Più fasi artistiche si mescolano in un edificio in pietra che racconta le sue origini romanico-gotiche con la struttura medievale in tre navate, modificata intorno al XIV secolo. All’interno, un ciclo di affreschi trecenteschi narra dei Santi Apostoli e di San Giorgio. Un salto al Cinquecento permette di apprezzare la pala d’altare di San Giorgio firmata da Ludovico Brea, collocata in origine nell’omonima chiesa, oggi restaurata ed esposta nella parrocchiale di San Giovanni.

Chiesa-fortezza di San Pietro, Lingueglietta

È un esempio più unico che raro di edificio religioso romanico riadattato a struttura difensiva: la chiesa-fortezza di San Pietro di Lingueglietta svetta sulla Valle del San Lorenzo, ed è forse per questo che nel 1500 si decise di riadattare a fortezza l’antico impianto del XIII secolo che la vide parrocchia.
Il pericolo era quello delle incursioni barbaresche: svestito della sua sacralità, l’edificio fu dotato di quattro guardiole pensili agli angoli del tetto. Un  monumento singolare, che alterna alle torri di avvistamento le tipiche decorazioni romaniche, ancora oggi visibili.

San Giorgio, Torrazza

Una sola navata, all’esterno archetti e lesene: i segni del Romanico sono evidenti nella chiesa parrocchiale di Torrazza – frazione di Imperia – intitolata a San Giorgio. A dichiararne la consacrazione, avvenuta il 19 maggio del 1001, è un’iscrizione seicentesca, ma i riferimenti all’origine antica parlano da sé: l’abside, le pietre a vista e le decorazioni hanno resistito ai rifacimenti successivi e risalgono al XII secolo.

Il Romanico nel dianese

Diano Castello e Cervo conservano esempi di Romanico. La chiesa di Santa Maria Assunta di Diano Castello, con i suoi affreschi quattrocenteschi, è oggi inglobata tra le case con l’evidente abside con monofore, chiaro riferimento al XII e XIII secolo, e la facciata in pietra. Nell’attigua Cervo, l’Oratorio di Santa Caterina (in foto) fu commissionato nel XIII secolo dai cavalieri gerosolimitani come chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni. Si trasformò poi in parlamento e oggi, sconsacrato, è adibito a polo culturale.

Questo itinerario sul romanico in Riviera dei Fiori fa parte del progetto ITINERA ROMANICA+, un progetto transfrontaliero fra Italia e Francia che valorizza il patrimonio culturale del Romanico diffuso nelle cinque regioni dell’area di cooperazione, Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica e PACA, attraverso la realizzazione di percorsi di collegamento fra siti Romanici accessibili e lo sviluppo di azioni congiunte di tutela, promozione e valorizzazione.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Riviere di Liguria.
Scaricate l’applicazione sul vostro smartphone per scoprire tutti gli titinerari del progetto:  https://webmapp.it/itinera-romanica-plus/