Dolcedo in fiore: il borgo di Dolcedo si veste a primavera con mostre d’arte e installazioni floreali.
L’olio buono, il verde della collina, i caruggi in pietra, i colori dei dipinti, i laghetti color smeraldo: Dolcedo vive di cose semplici. Nella loro semplicità e autenticità si trova tutta la loro bellezza e suggestione.
Qui la tradizione olearia è un sapere che viene tramandato dall’antichità fino ai giorni nostri, di generazione in generazione. L’olio era ed è ancora una grande risorsa per Dolcedo e la sua valle, tanto da farle guadagnare, nel XIV secolo, l’appellativo di “conca d’oro”, anche per il colore del prezioso liquido. La ricchezza di Dolcedo nel passato si vede ancora oggi nei suoi edifici: i raffinati loggiati dei palazzi, le case a schiera della Palazzata e la chiesa barocca di San Tommaso, la più grande dell’intera valle.
Il paese è composto da diverse borgate, ognuna con una sua storia antica; in mezzo il torrente e i suggestivi ponti a unire le diverse frazioni, tra questi il Ponte Grande o dei cavalieri di Malta, con la sua splendida arcata a sesto acuto.
I suoi uliveti le donano un colore acceso e vivace, che ben si abbina ai toni caldi dei vicoli in pietra.
Lasciatevi trasportare dai vostri passi nei caruggi e immergetevi nella natura che la circonda.