Villa Faraldi
Villa Faraldi svetta su una distesa di verdi colline che si affacciano sul mare. Lo stesso artista Fritz Roed amò molto questo borgo.
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La Villa fra gli ulivi
Si chiama Villa Faraldi, ma gli abitanti la chiamano Villa. Forse perché sa di eleganza e familiarità, forse perché il piccolo borgo quasi pare una villa che svetta su una distesa di verdi colline. Più sotto ancora si estende il mare, i cui colori si sfumano con le tonalità degli ulivi. Proprio dagli ulivi nasce un gioiello piccolo e scuro che si chiama oliva taggiasca: la fonte dell’olio extravergine tipico della Riviera dei Fiori, leggero, poco acido, dal sapore fruttato.
Qui, a 336 metri sul livello del mare, si fanno poche cose, ma si fanno tutte bene: si mangiano delle ottime specialità, si gode il bel clima (non solo in estate!), si passeggia tra le vie del borgo, i caruggi, e si respira quella quiete e quel benessere intrinseci del luogo.
Pecca un po’ di presunzione, Villa, piccolo paese che ha il sogno o la pretesa di diventare Borgo dell’Arte. Forse un po’ ci è riuscito: qui c’è la Chiesa di San Lorenzo, l’Oratorio di San Sebastiano, la Chiesa Barocca di Sant’Antonio Abate, ma non solo. Fritz Roed, importante artista del Novecento, attirato dalla mediterranea arte italiana, e dalla grande abilità degli artigiani nelle fonderie artistiche e nei laboratori di ceramica, visse e lavorò una gran parte della sua vita a Villa Faraldi, dove aprì il suo atelier.
Oggi il borgo ospita mostre ed eventi all’insegna dell’arte e della cultura in tutte le sue forme. Senza dimenticare l’arte spontanea della natura, da scoprire nelle passeggiate a piedi o in bicicletta.
Gli abitanti ti consigliano
Alcune chicche, curiosità e suggerimenti fuori dai soliti percorsi. Assolutamente non per sostituire le visite dei posti classici, che meritano sempre un viaggio, bensì per arricchire la vostra esperienza. Buona scoperta della Riviera dei Fiori!
- L’artista Fritz Roed ha lasciato all’amatissimo paese due sculture di fanciulli a grandezza naturale accanto alla Chiesa di San Lorenzo, il portone di bronzo della Cappella di San Sebastiano a Tovetto e la bella targa del Ristorante Bellavista dove soleva cenare con la moglie e gli amici quasi ogni sera. Roed era legatissimo al borgo, tanto da affittare nel 1980 l’Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria a Villa Faraldi, salvandolo dalla rovina e trasformandolo nel suo studio e laboratorio.
- L’olio extra vergine d’oliva: grande prelibatezza per il palato. Tra le vie del borgo, si trovano incise sull’ardesia le parole che poeti e scrittori illustri hanno dedicato all’ulivo, fonte del pregiato olio.
Gli eventi da non perdere
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